Il mio atelier

Se avete letto la mia biografia nella pagina "Chi sono" avrete capito che per molti anni sono stata una pittrice decorativa insieme a mio marito ( specializzato in tecniche diverse dalle mie...ma dovrei aprire un capitolo nuovo solo per spiegare quanto affascinante sia il suo lavoro)

Il nostro Atelier aveva come indirizzo una delle zone più affascinanti di Roma, nei pressi di Piazza Navona , e lì sono approdati clienti che per anni ci hanno commissionato lavori nei più svariati stili pittorici e su tutti i tipi di superfici.

Abbiamo lavorato moltissimo nel nostro piccolo studio ma anche in cantiere decorando soffitti, pareti, mobili etc.

Questo sito ,con i lavori che vedete, rappresenta un nuovo e felice capitolo della mia vita ,una scelta ,una filosofia.

Io ho sempre amato profondamente la natura, gli spazi aperti e in qualche modo sono arrivata dove ero destinata ad arrivare e ora, per alcuni periodi dell'anno ,il mio atelier è all'aperto ,in giardino ,in mezzo a prati.

Nel giardino della nostra casa, tra le montagne Umbre, quando alzo lo sguardo dal cavalletto, vedo un paesaggio magnifico e mutevole, ancora molto selvaggio e se desidero dipingere un soggetto botanico basta che esca a camminare per prati e boschi per tornare con le braccia cariche di tesori ...fiori, erbe selvatiche, cardi e rami di melo o ciliegio,..ma anche felice di aver incontrato volpi e caprioli che vanno a bere nel piccolo ruscello.

Da molto tempo ormai dipingere per me ha un senso solo se dipingo ciò che mi circonda, solo se ha un significato intimo e sincero, é una questione di onestà verso la propria inclinazione artistica, verso il proprio talento.
Osservare le cose apparentemente semplici e non vistose é un esercizio di astrazione ,di introspezione profonda…mi ritrovo a commuovermi per la resilienza delle cosiddette erbacce che crescono nelle fenditure del cemento.

Ho sempre camminato nel mio personale pezzo di paradiso ,nella mia terra di mezzo , osservando attentamente le erbe e i fiori spontanei e pensando che dovevo dipingere ciò che vedevo ,il mio incantamento per questo universo aggrovigliato e in perenne cambiamento .Dovevo dipingere ciò che sentivo in quel punto meraviglioso ,onesto e sincero che si trova sotto il diaframma e dove, nel mio caso, c’è un giardino selvatico.

L'atelier di un pittore è un luogo magico e misterioso ,fatto a sua immagine e somiglianza .Quando non mi è possibile dipingere nel mio atelier tra le montagne, che in realtà è quasi un non luogo, cerco di trasformare lo spazio dove dipingo in città e mi ritrovo circondata da pennelli e colori ma anche da mazzi di finocchio selvatico e foglie di quercia orami secche.